http://www.facebook.com/events/505612122806550/permalink/505612126139883/?ref=notif&notif_t=like
venerdì 6 marzo 2009 alle ore 17.00
Fine:
domenica 8 marzo 2009 alle ore 11.00
Luogo:
marmora (provincia di cuneo)
Quando per la prima volta ho sentito parlare di social dreaming matrix ho associato la parola Matrix al film: una libera associazione che aveva molti risvolti di verità! Nel film il protagonista Neo deve scegliere tra due pillole, l'una dà l'accesso all'amara verità, l'altra permette di restare nella dolce illusione। Neo, essendo l'eletto (nonchè il protagonista del film) sceglie ovviamente di combattere per la verità. Ma questa è una scelta molto meno ovvia nella vita di tutti i giorni, dove paghiamo a caro prezzo il mantenimento delle nostre illusioni pur di sentirci al sicuro.

Inizio:
venerdì 13 marzo 2009 alle ore 14.00
Fine:
sabato 14 marzo 2009 alle ore 13.00
Luogo:
Villa Domi
Indirizzo:
Salita Scudillo 19A
Città/Paese:
Napoli, Italy
Ma cos’è che mi ha avvicinato al Social Dreaming?
È la curiosità verso un metodo brillante e la speranza verso una realtà altra. Attirato dalla sperimentazione di uno stato di coscienza alterato, oniroide, quello che di fatto avviene partecipando alla Social Dreaming Matrix, affascinato dalla possibilità di vivere in altri mondi mentre si sogna, ero affamato di conferme e di confrontarmi con altri che potessero avere la mia stessa passione verso il sogno, che di per sé è la prova che esiste qualcos’altro di là dal mondo ordinario.
La matrice di social dreaming è una tecnica "onirica" di gruppo dove le persone possono "viaggiare" con i sogni propri e altrui. Permette una nuova modalità mentale di essere trasportati dai sogni, modalità nuova solo per gli occidentali. Nelle popolazioni "primitive" infatti, i sogni sono sempre stati trattati così: come esseri viventi, come maestri che indicano il percorso.
La tecnica che prende il nome di Social Dreaming, elaborata da W. Gordon Lawrence, prevede uno spazio che è anche un portale: un ponte transpersonale che usa e viene usato dal sogno. Attraverso questa soglia si entra, ed una volta entrati, si dimentica il proprio nome, che viene svuotato, non è più necessario.
Le identità che si assumono sono quelle che i sogni stessi ci danno. La matrice diventa un cerimoniale di battesimo. La dis-identificazione dal proprio nome avviene nel contesto spazio-temporale alterato della transe onirica. Entrare nella dinamica matriciale crea infatti alterazioni nelle sensazioni e nelle percezioni del proprio corpo, per cui esso si estende fino a comprendere lo spazio degli altri, fino a partecipare del loro tempo, percependone i significati ontologici.
La comunicazione tra le menti avviene a partire da qualcosa che accomuna tutti gli uomini: il mistero. Nati con un contratto a termine, camminiamo verso la morte presagendone i movimenti in attimi di stupore. I sogni sono il crocevia tra la vita e la morte, tra il passato e il futuro, tra il possibile e l'impossibile, tra l'umano ed il divino. La libera associazione, invenzione del genio freudiano, permette di restare nel crocevia del paradosso. L'amplificazione tematica, intuizione junghiana, permette di trasformare la realtà nella quale viviamo e vivremo. Trasformazione basata sull'assunto che noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni...
Il potere del sogno si amplifica quando si abbandonano le pretese di controllo, i bisogni di rassicurazione, gli attaccamenti alle identità consuete. Il sognare insieme, se fatto con umiltà, porta sulle vette dei grandi sogni, sulla via del guerriero. Una volta lasciate le ambizioni materialistiche, si dischiudono paesaggi mitici ben al di là delle mete individuali. L'ampliamento di prospettiva moltiplica il potenziale d'azione, avvicinando il divino in veste di qualità umana.
Per soddisfare la domanda di chi ha bisogno di catalogare ogni tecnica con un fine specifico, si può allora rispondere che il fine del social dreaming è un viaggio nel tempo del sogno, il tempo dei creatori, di morte/rinascita. Si va nella matrice uscendo dal proprio Io individualistico, donando i propri sogni nel luogo della simbolizzazione/desimbolizzazione onirica.
La libertà dal pensiero, dagli stereotipi, dalla cronicizzazione delle proprie identità, in questo mondo globalizzato dove ogni spazio di intimità viene colonizzato dal chiasso, non è cosa di poca importanza; alla fine dei conti...


emergenze spirituali

emergenze spirituali
il cammino è in mano nostra